giovedì 22 settembre 2011

Materie prime: parte seconda e ultima

Oltre alle materie prime elencate nel post precedente, ve ne sono altre di cui una cucina non può non essere munita, specialmente se si cerca di cucinare cinese. 
Alcuni ingredienti sono semplici e di essi non se ne può fare a meno e mi pare anche superfluo nominare. Si tratta di sale, zucchero, pepe, sia nero che bianco, farina e l'immancabile riso.
Ci sono poi alcuni altri ingredienti che forse non tutti possiedono negli scaffali della propria cucina. 
Innanzitutto, vorrei precisare che molte pietanze cinesi sono assai piccanti. Questo, ovviamente varia da regione a regione, ma in ogni provincia si trovano piatti piccanti. La cucina piccante per eccellenza è quella della provincia di Sichuan. Quindi stai ai gusti personali, ma moltissimi piatti potrebbero essere arricchiti con il sapore forte del peperoncino. Oppure si potrebbe optare col creare una salsa di peperoncino da gustare a proprio piacimento senza che tutti i commensali debbano soffrire il piccante.
Altro ingrediente molto rilevante nella cucina cinese è l'amido di mais (玉米澱粉, yùmǐ diànfěn), altrimenti chiamato maizena. Una farina bianca ottenuta dalla lavorazione del mais che viene comunemente usata come addensante per cucinare, carne, zuppe e verdure.
Funghi neri secchi (香菇,gàn xiānggū) non possono mancare nella cucina cinese. Il nome potrebbe essere deviante visto che tali funghi possono essere anche chiari o marroni. Ad ogni modo sono preferibili quelli secchi ai funghi freschi. Difatti, sono molto più pratici in termini di conservazione. Vengono venduti in grandi sacchetti e il loro può variare considerevolmente in base alla qualità. Essi devono venire immersi in acqua tiepida per una ventina di minuti prima della cottura. Sarebbe consigliabile lavarli varie volte per essere sicuri che siano completamente puliti. Vengono principalmente usati in zuppe e alcune fritture veloci. I cinesi sono convinti che abbiano moltissimi benefici sulla salute, come riduzione del colesterolo e pressione del sangue.

Alcuni ingredienti vanno bene pure in scatola se non si trovano freschi o non li si ha a portata di mano. Al primo posto vi sono i germogli di bambù (竹笋, zhúsǔn). Il suo sapore non è molto forte e solitamente va tagliato à la julienne e bollito o fritto.
Seguono le castagne d'acqua (荸荠,bíjì). Si tratta di una verdura acquatica e non una noce. Possono essere mangiate crude, leggermente bollite, alla griglie e più comunemente in barattolo, sotto aceto o meno. In Cina vengono mangiati crudi e certe volte leggermente zuccherati. E sono parte di moltissime pietanze.
Anche il brodo potrebbe essere quello in scatole. Le zuppe sono un piatto onnipresente nella cucina cinese e non sempre si ha il brodo fatto in casa a disposizione. 
Tra gli ingredienti freschi, quelli che devono essere sempre presenti sono cipolla (洋葱, yángcōng), aglio (大蒜, dàsuàn), zenzero fresco (姜,jiāng), cipolline (葱,cōng). Sono ricorrenti i germogli di soia e sedano, ma non è necessario averli sempre in cucina.
Ora che la cucina è bella printa, si può procedere con i primi passi verso i fornelli. 

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