venerdì 7 ottobre 2011

Ricetta n.1 - Pomodoro e uova


Mi è sembrato proprio il caso di partire con questa semplice ma comunissima ricetta della cucina cinese. Si tratta di un piatto veloce da preparare, gustoso e leggero, e allo stesso tempo gli ingredienti necessari li abbiamo quasi sempre a portata di mano, specialmente d'estate. Questo piatto lo si trova nei ristoranti, anche se molto comunemente in quelli piccoli. Nei ristoranti veri e propri in pochi ordinerebbero un piatto che si mangia con regolarità a casa propria.
Per quanto riguarda questo piatto, le quantità sono legate ai gusti personali e al buon senso. Nelle mie ricette cercherò di essere il più precisa possibile e ovviamente tutte saranno spiegato anche attraverso foto da me scattate alle varie pietanze.

Ingredienti: per 1 persona
  • 1 pomodoro di media grandezza (non troppo maturo)
  • 2 uova di media grandezza
  • olio
  • sale
  • zucchero
  • salsa di soia (opzionale)
  • cipollotto (opzionale)
 Preparazione:
  1. Lavare il pomodoro e tagliarlo a fette
  2. Rompere le uova in una ciotola e frustarle 
  3. Scaldare il wok e aggiungere un cucchiaio di olio all'incirca
  4. Quando l'olio è abbastanza caldo aggiungere le uova
  5. Mescolare le uova e toglierle dal wok a cottura ultimata (all'incirca dopo un minuto)
  6. A questo punto aggiungere poco olio (se il wok appare del tutto secco) e versare le fette di pomodoro
  7. Aggiungere un paio di cucchiai di acqua
  8. Opzionale: cospargere i pomodori con una cucchiaio di salsa di soia leggera
  9. Mescolare il pomodoro fino a quando inizia ad afflosciarsi
  10. Aggiungere le uova, un cucchiaino di sale e uno di zucchero
  11. Opzionale: a fine cottura aggiungere qualche pezzetto di cipollotto

giovedì 29 settembre 2011

Tipi di cottura

L'arte della cucina cinese non è, contrariamente alla credenza popolare, complicata e difficile. La maggior parte dei piatti cinesi non richiede un trattamento complesso e le stesse attrezzature da possedere in cucina non sono numerose ne specialmente costose. Difatti, la semplicità è la chiave per la cucina cinese, come chiaramente indicato nei loro diversi metodi di cottura.
Questo post lo dedico ai diversi modi di cucinare in Cina. Preparare un normale pranzo o cena è piuttosto veloce. Ovviamente, prima di iniziare la cottura gli ingredienti vanno tagliati e marinati. E' assai difficile cucinare diversi piatti e al contempo tagliarli. Ed è proprio questa parte quella che occupa la maggior parte del tempo. Ma la cottura in sè è assai rapida.
Quello che segue è l'elenco delle varie tipologie di cottura:
1) Arrostire
Questo tipo di cottura non è molto familiare in Cina. Difatti, è rarissimo trovare il forno nelle cucine cinesi. Ovviamente i ristoranti ne sono dotati, il che significa che ci sono piatti con cottura arrosto. Uno dei piatti nazionali è l'anatra di Pechino, che è, appunto, cotta arrosto. La gente compra i prodotti arrosto nei negozi di alimentari e li mangia freddi o scaldati. 

2) Bollire
Anche la cottura ad ebollizione non è molto comune, al contrario delle cucine occidentali, specialmente se vista come processo definitivo per la preparazione nei piatti. Difatti, un cinese non mangerebbe mai patate bollite. Una ebollizione rapida è spesso solo un processo preparatorio per altri modi di cottura. 

3) Rosolare
Si tratta di un tipo di frittura che richiede una piccola quantità di olio in una padella wok. Solitamente la temperatura dell'olio non deve essere particolarmente eccessiva. Gli ingredienti sono di solito tagliati a fette o pezzi piani, e sono utilizzati così come sono, leggermente strofinati con condimenti. Il pesce è l'ideale per questo metodo di cottura. Il lato di presentazione dovrebbe essere fritto per primo. In questa maniera esso avrà l'aspetto migliore, perché l'olio è pulito. 
 
4) Saltare
Questo è il metodo più caratteristico della cucina cinese. Si tratta della cottura nel wok. Solo che a differenza della rosolatura qui l'olio e il wok stesso devono essere molto caldi e gli ingredienti devono venire continuamente mescolati. E con maggiore pratica, anziché mescolati con la spatola dovrebbero venire volteggiati. La quantità dell'olio dovrebbe essere minima, il necessaria per bagnare il wok. Esso va versato nel wok solamente quando quest'ultimo è caldissimo. E lo stesso vale per gli ingredienti, che vanno versati solamente quando l'olio è molto caldo. Essendo una cottura molto veloce, solitamente intorno ai 2/3 minuti, è assolutamente fondamentale preparare tutti gli ingredienti in anticipo. Si tratta di una cottura assai salutare, considerato che con la cottura veloce le verdure conservano le loro proprietà nutritive. 

5) Friggere
Questa cottura viene usata per preparare piatti croccanti o impannati. Essi vengono cotti, immergendoli completamente nell'olio caldo. L'olio per eccellenza è l'olio di arachidi. Questo tipo di cottura non viene usata così spesso come si potrebbe pensare visti i piatti cinesi offerti nei ristoranti cinesi in Occidente. Ad ogni modo, gli ingredienti vengono tagliati a pezzetti leggermente più grandi rispetto a quando vengono saltati. Essi spesso vengono ricoperti con l'amido di mais o altri condimenti. In altri casi, vengono fritti direttamente senza ingredienti. Si può usare il wok, ma sarebbe preferibile la friggitrice. Dato che non tutti la possiedono, i modi migliori per capire se l'olio è cotto abbastanza sono immergendo un pezzetto di carne o verdure. Se queste sprofondano significa che l'olio non è pronto, se invece iniziano a friggere restando in superficie, allora ci può iniziare. Altro metodo è quello di immergere una bacchetta di legno e vedere se si formano bollicine intorno alla stessa. In qual caso l'olio è pronto per procedere con la cottura. 

6) Al vapore
Questo è il secondo metodo di cottura per eccellenza nella cucina cinese. Esso non richiede l'uso dell'olio ed è estremamente salutare considerato che permette di mantenere la maggior parte dei valori nutritivi degli ingredienti. Ci sono moltissimi modi di cucinare a vapore. Quello più semplice è con il cuoci-riso. Questa macchina viene solitamente dotata di un cestello di plastica con buchetti nella parte sottostante. Basta riempire di acqua il contenitore principale, facendo in modo che l'acqua non tocchi o sommerga il cestello. Poi posizionare il cestello sopra con gli ingredienti. Chiudere il coperchio e accendere. Bisogna fare attenzione al tempo dato che con la cottura al vapore la macchina non si spegne automaticamente come invece succede con il riso. Altri metodi prevedono l'uso di un cestello apposito per la cottura al vapore da posizionare sopra una pentola contenente acqua da far bollire.

Mi fermo a questi tipi di cottura perché saranno principalmente quelli che userò nelle mie ricette. Ovviamente, ci sono molti altri modi come stufatura, essiccare, macerare ecc. Però si tratta di metodologie troppo complesse per i principianti. Magari un giorno!
Alla prossima con la primissima ricetta.

giovedì 22 settembre 2011

Materie prime: parte seconda e ultima

Oltre alle materie prime elencate nel post precedente, ve ne sono altre di cui una cucina non può non essere munita, specialmente se si cerca di cucinare cinese. 
Alcuni ingredienti sono semplici e di essi non se ne può fare a meno e mi pare anche superfluo nominare. Si tratta di sale, zucchero, pepe, sia nero che bianco, farina e l'immancabile riso.
Ci sono poi alcuni altri ingredienti che forse non tutti possiedono negli scaffali della propria cucina. 
Innanzitutto, vorrei precisare che molte pietanze cinesi sono assai piccanti. Questo, ovviamente varia da regione a regione, ma in ogni provincia si trovano piatti piccanti. La cucina piccante per eccellenza è quella della provincia di Sichuan. Quindi stai ai gusti personali, ma moltissimi piatti potrebbero essere arricchiti con il sapore forte del peperoncino. Oppure si potrebbe optare col creare una salsa di peperoncino da gustare a proprio piacimento senza che tutti i commensali debbano soffrire il piccante.
Altro ingrediente molto rilevante nella cucina cinese è l'amido di mais (玉米澱粉, yùmǐ diànfěn), altrimenti chiamato maizena. Una farina bianca ottenuta dalla lavorazione del mais che viene comunemente usata come addensante per cucinare, carne, zuppe e verdure.
Funghi neri secchi (香菇,gàn xiānggū) non possono mancare nella cucina cinese. Il nome potrebbe essere deviante visto che tali funghi possono essere anche chiari o marroni. Ad ogni modo sono preferibili quelli secchi ai funghi freschi. Difatti, sono molto più pratici in termini di conservazione. Vengono venduti in grandi sacchetti e il loro può variare considerevolmente in base alla qualità. Essi devono venire immersi in acqua tiepida per una ventina di minuti prima della cottura. Sarebbe consigliabile lavarli varie volte per essere sicuri che siano completamente puliti. Vengono principalmente usati in zuppe e alcune fritture veloci. I cinesi sono convinti che abbiano moltissimi benefici sulla salute, come riduzione del colesterolo e pressione del sangue.

Alcuni ingredienti vanno bene pure in scatola se non si trovano freschi o non li si ha a portata di mano. Al primo posto vi sono i germogli di bambù (竹笋, zhúsǔn). Il suo sapore non è molto forte e solitamente va tagliato à la julienne e bollito o fritto.
Seguono le castagne d'acqua (荸荠,bíjì). Si tratta di una verdura acquatica e non una noce. Possono essere mangiate crude, leggermente bollite, alla griglie e più comunemente in barattolo, sotto aceto o meno. In Cina vengono mangiati crudi e certe volte leggermente zuccherati. E sono parte di moltissime pietanze.
Anche il brodo potrebbe essere quello in scatole. Le zuppe sono un piatto onnipresente nella cucina cinese e non sempre si ha il brodo fatto in casa a disposizione. 
Tra gli ingredienti freschi, quelli che devono essere sempre presenti sono cipolla (洋葱, yángcōng), aglio (大蒜, dàsuàn), zenzero fresco (姜,jiāng), cipolline (葱,cōng). Sono ricorrenti i germogli di soia e sedano, ma non è necessario averli sempre in cucina.
Ora che la cucina è bella printa, si può procedere con i primi passi verso i fornelli. 

venerdì 16 settembre 2011

Materie prime per cucinare cinese

Dopo gli attrezzi per cucinare, passo agli ingredienti base, ossia quelli fissi che non dovrebbero mancare mai, come oli e salse.
Prima di tutto bisogna dotarsi di olio, sarebbe consigliabile aver una certa quantità visto che viene usato spesso. Difatti nei supermercati viene venduto in contenitori piuttosto grandi, come da foto.

Gli oli vegetali sono quelli preferiti nella cucina cinese. Al primo posto va l'olio di arachidi (花生油, huāshēngyóu), che è anche l'olio di semi più adatto per friggere. Però esso può essere sostituito dal l'olio di girasole (葵花籽油, kuíhuāzǐyóu).

Vi è poi un altro olio molto importante nella cucina cinese, che è l'olio di sesamo (芝麻油, zhīmayóu). Questo olio viene solitamente usato a cottura quasi terminata e da aroma alle pietanze. In Cina questo olio viene utilizzato anche per uso esterno dati i numerosi benefici per la pelle, trattasi di rallentarne l'invecchiamento o lenire infiammazioni o per semplice massaggio rilassante.

Dopo gli oli, non può assolutamente mancare la salsa di soia, la salsa per eccellenza della cucina cinese. Va precisato che di salse di soia ve ne sono di varie tipologie. 
La salsa di soia leggera o fresca (生抽, shēngchōu o 酱清, jiàngqing) è comunemente usata come condimento dato che è più salata, presenta un colore meno forte e aggiunge un sapore distinto alle pietanze.

Altra salsa comune è la salsa di soia scura o vecchia (老抽, lǎochōu). Questa salsa è più scura e densa, essa spesso contiene caramello e melassa che le conferiscono il suo aspetto distintivo. Questa varietà viene usata durante la cottura perché il suo sapore viene fuori proprrio durante la cottura stessa. Ha un sapore più ricco, più dolce e meno salato rispetto alla salsa leggera. Altre volte viene usata a fine cottura per donare colore e gusto.
Le due salse sono difficili da distinguere se non si riesce a leggere cinese. La cosa migliore sarebbe girare la bottiglia e osservare i residui sul fondo, visto che solo la salsa scura li lascerà. 

La salsa scura presenta una varietà chiamata salsa scura ai funghi (草菇老抽, cǎogū lǎochōu). Si tratta sempre di salsa scura però con un leggero retrogusto ai funghi. Difatti questa salsa presenta un gusto leggermente più forte rispetto alla versione base.

Altra varietà è salsa di soia densa (醬油膏, jiàngyóugāo), resa tale perché mescolata con amido di grano e zucchero e in certi casi qualche spezia. Solitamente viene usata come salsa da immersione o salsa da fine cottura per dare sapore. Tra le quattro salse sopracitate, quelle necessarie per cucinare sono le prima due, anche se potrebbe bastare solo quella densa.


Vi è poi un'altra salsa molto importante nella cucina cinese, ovvero la salsa di ostriche (蚝油, háoyóu). Questa salsa viene fatta bollendo ostriche con altri ingredienti, tra i quali vi sono solitamente amido di grano, sale, zucchero e acqua. Ad ogni modo, si tratta di una salsa piuttosto densa che viene usata specialmente per insaporire la carne e le verdure. Essa va conservata in frigo e può durare intorno a tre mesi.


Oltre agli oli e salse di vario tipo, bisogna dotarsi del vino di riso (黄酒,huángjiǔ), altrimenti detto vino giallo, che viene usato  per eliminare odori forti come, ad esempio, quello del pesce. Questo vino può essere sostituito con il sherry secco, come Il Porto o Marsala. Esso non viene solamente usato in cucina, ma anche come bevanda. Andrebbe conservato in frigo.



Altro ingrediente molto importante è l'aceto di riso (米醋, mǐcù), che presenta numerose varianti, scuro, rosso o bianco. Nel supermercato lo si trova accanto al vino di riso e la variante scura è facilmente confondibile con il vino di riso. 

Non si può cucinare senza la polvere cinque spezie (五香粉, wǔxiāngfěn), ovvero miscuglio di 5 spezie, anice stellato, pepe di Sichuan, chiodi di garofano, cassia e semi di finocchio.



Questi sono gli ingredienti base, ai quali andranno aggiunti alcuni altri ingredienti. di tipologia diversa.Ma questo sarà argomento del successivo post.

venerdì 9 settembre 2011

Attrezzi per cucinare cinese


Dedico questo post all’illustrazione dell’attrezzatura che bisogna possedere per poter cucinare cinese. Si tratta di semplici attrezzi ma fondamentali per la buona riuscita delle ricette. Ovviamente, ognuno è libero di usare la fantasia e provare con soluzioni alternative.
Dato che il riso rappresenta il piatto sempre presente, l’ideale sarebbe dotarsi di un cuoci-riso elettrico, che, inoltre, ha in dotazione il cestello per la cottura al vapore. Questo significa che mentre si cucina il riso, si può contemporaneamente cucinare qualche altro prodotto al vapore, semplicemente inserendo il prodotto stesso nel cestello che va posato sopra il riso. Ma questa è una comodità comune in Cina e, tra l'altro, assai economica oltre che pratica. Si trovano anche altrove ma non sono attrezzi basilari in altre cucine. Difatti, il riso può essere cotto anche in pentola. 
Cuoci-riso
L'attrezzo base della cucina cinese e il wok. Questa padella viene usata per saltare in olio bollente, friggere, per la cottura al vapore (che necessita del cestello di bambù) e per cuocere in umido. In altre parole, la maggior parte dei piatti cinesi vi vengono cotti. Il wok va accompagnato dalla spatola che è leggermente arrotondata proprio per adattarsi alla forma del wok. Solo il wok non basta, ci vuole almeno una pentola di medio grande dimensioni. Il numero di pentole e padelle è anche legato al numero di persone che dovrebbero mangiare. Difatti le mie attrezzature bastano per cucinare per una o due persone, circa. 

Wok e spatola
Semplice pentola
Dato che gli ingredienti vengono solitamente tagliati a pezzetti molto piccoli e la preparazione degli ingredienti rappresenta la parte più imponente e faticosa della cucina cinese, un buon coltello pare d’obbligo. Il più usato è il coltello mannaia o spaccaossa. Questo coltello viene adoperato per tagliare qualsiasi prodotto, anche per sminuzzare l’aglio. Ovviamente richiede una certa pratica e maestria. Io consiglio di usarlo per la carne e per tagliare le verdure più solide come patate, carote o zucche. Questo significa che sarebbe opportuno possedere anche qualche altro coltello dalle dimensioni più contenute e più maneggevoli. Non sarebbe una cattiva idea possedere un solido tagliere.

Mannaia
Tagliere
Coltelli normali
Oltre alla spatola e al coltello, bisogna possedere un collino di ferro, molto comodo per rimuovere il cibo fritto o per pescare le fettuccine. 
Collino di ferro
Per essere veramente immersi nella cucina cinese, bisognerebbe possedere un paio di bacchette più lunghe per usarle per cucinare: per sbattere le uova, mescolare e provare. Una volta imparato ad usarle non si può farne a meno. E, ovviamente, bacchette di normali dimensioni per mangiare. Il poggia bacchette si trova solo nei ristoranti di medio-alto livello e non e molto comune a casa.
Sarebbe opportuno possedere ciotole di varie dimensioni, per il riso, zuppe o fettuccine. Oltre alle ciotole qualche piatto fondo per la presentazione delle pietanze più solide. In Cina non mangiano la zuppa con le bacchette ma con dei simpatici e comodi cucchiai ricurvi, ideali anche per mangiare quelle pietanze difficili da acchiappare con le bacchette come, per esempio, uova di quaglia.
Questi sono gli attrezzi base di cui si ha veramente bisogno per cucinare le ricette che inizierò a pubblicare a breve. Ovviamente, ognuno e libero di trovare soluzioni alternative e di arricchire la cucina con altri attrezzi. E io stessa non mi sono messa ad includere certi attrezzi come pelapatate, apribottiglie, mestoli, spatole e vario.
La prossima volte illustrerò le spezie, oli e salse.
Quindi alla prossima!

venerdì 2 settembre 2011

Intro: Cucinare cinese

La cucina italiana non ha paragoni ed è rinomata in tutto il mondo. Però la cucina cinese ha tutto un altro fascino. Da quando mi sono ritrovata in questo paese, mi è da subito piaciuta la sua cucina, così variegata e, quindi, tutta da scoprire. A Hefei non ho avuto modo di dedicarmici più di tanto date le condizioni della cucina, troppo piccola e inadatta a qualsiasi tentativo culinario. Questa volta ho una casetta più decente e anche maggiore voglia di imparare a cucinare cinese. Inoltre, questa volta vi resto un anno intero, in una città leggermente più costosa rispetto a quella in cui sono stata fino a luglio, e poi cucinare italiano è assai difficile data l'assenza di numerosi ingredienti. 
Quindi, mi do alla cucina cinese e in questo blog illustrerò passo dopo passo tutto ciò che serve avere per iniziare e poi le varie ricette che tenterò di eseguire, spero, con successo.